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26 ene 2013

1961, Totó, Peppino e la dolce vita




TOTÒ PEPPINO E... LA DOLCE VITA:
GENERE: Comico, Commedia
REGIA: Sergio Corbucci
SCENEGGIATURA: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi, Mario Guerra
ATTORI:  Totò, Peppino De Filippo, Tania Beryll, Francesco Mulè, Gloria Paul, Rosalba Neri, Antonio Pierfederici, Peppino De Martino, Daniele Vargas, Mara Berni, Dina Perbellini, Giancarlo Zarfati, Irene Aloisi, Franco Rossellini, Jacqueline Pierreux, Gianfranco Piacentini, Mimmo Poli, Giò Stajano, Mario De Simone, Mario Castellani
Ruoli ed Interpreti

FOTOGRAFIA: Alvaro Mancori
MONTAGGIO: Renato Cinquini
MUSICHE: Armando Trovajoli
PRODUZIONE: MARIO MARIANI E GIANNI BUFFARDI PER M.B. CINEMATOGRAFICA/ CINEMATOGRAFICA RI. RE.
DISTRIBUZIONE: CINERIZ - DOMOVIDEO, MONDADORI VIDEO
PAESE: Italia 1961
DURATA: 95 Min
FORMATO: B/N

Trama : Considerata l'inutilità di spedire richieste, suppliche ed appelli, i maggiorenti di un paesino del Meridione decidono di inviare a Roma Antonio perchè possa di persona perorare più efficacemente il loro vivo desiderio di veder passare per il paese una progettata, grande autostrada. Antonio parte, forte della sua qualità di presidente del "Sindacato Posteggiatori Abusivi" ed imbottito di quattrini dai compaesani, interessati all'impresa. Il tempo passa e Antonio non si hanno più notizie. Alla sua ricerca viene allora inviato il cugino Peppino, segretario comunale. Questi, giunto a Roma, scopre che Antonio, anzichè frequentare uffici e ministeri, preferisce godersi la vita frivola di Via Veneto. Non ci vuol molto perchè anche Peppino rimanga affascinato dalle lusinghe della "dolce vita". I due, stretta amicizia con un paio di affascinanti donne straniere, suscitano scompiglio in un locale notturno ubriacandosi e spargendo a piene mani la cocaina contenuta in un barattolo che essi credono ingenuamente pieno di borotalco. Sempre alla ricerca di emozioni proibite, Antonio e Peppino finiscono quindi in un castello principesco dove si sta svolgendo un'orgiastica riunione. Qui si imbattono nei personaggi più strambi e vengono coinvolti nelle più paradossali avventure, finchè l'improvviso sopraggiungere di un loro venerando congiunto, arrivato direttamente dal paesello, non pone fine ai loro bagordi. In men che non si dica, Peppino ed Antonio tornano a casa a pascolar pecore, mentre il loro parente pianta a sua volta le tende a Roma per "studiare la situazione".

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